Descrizione
TITOLO io, sposa bambina Ho avuto tutto dalla vita. Tranne l’adolescenza SOTTOTITOLO Memorie di Costanza Colonna Sforza, marchesa del feudo di Caravaggio, musa e protettrice del pittore Michelangelo Marisi CARATTERISTICHE Copertina cartonata rigida, con sovracoperta con alette, segnalibro, capitello. Pagine 304. Prezzo al pubblico: euro 26. ABSTRACT Questo libro è il risultato di una laboriosa ricerca tra le lettere custodite negli archivi delle nobili Famiglie dei Colonna, degli Sforza, dei Borromeo, dei Medici. Grazie a frammenti di quelle lettere viene ricostruita la drammatica età adolescenziale di Costanza del Casato dei Colonna, uno dei più nobili e antichi del Centro Sud Italia. È stata mandata bambina dodicenne, nella
seconda metà del 1500, in sposa al giovane Francesco Sforza marchese di Caravaggio, allora territorio milanese, immaturo e sessualmente complessato, con il compito di dargli dei figli. Presto, tanti e possibilmente maschi. Costanza è la giovanissima vittima sacrificale offerta per rafforzare un’alleanza politica ed economica tra le due Famiglie Sforza e Colonna. Inizia per
Costanza una vita d’inferno, sola, indifesa, nelle mani di quel marito violento che la picchia, e di una suocera fredda e arcigna.
È disperata. Tre soli mesi dopo il matrimonio riesce a mandare al padre un drammatico messaggio:“Se non mi liberate da questa casa e da questo marito mi dono la morte”, Il padre, Marcantonio Colonna, uomo tra i più potenti nell’Italia di quegli anni, il ‘Trionfatore’ della Battaglia di Lepanto che salverà l’Europa dall’invasione araba, tenterà di tutto per riportarla a casa: farà intervenire il papa, il cardinale di Milano Carlo Borromeo, le autorità spagnole che allora dominavano Milano. Ma non riuscirà a riprendersi la figlia; solo a 28 anni, alla morte del marito, dopo 12 gravidanze, sarà donna libera. E potrà ritrovare la sua femminilità, anche per merito del giovane geniale pittore Michelangelo Merisi, detto il ‘Caravaggio’, suo suddito, del quale diventerà musa e protettrice (e qualcosa di più…). Ma oramai l’adolescenza le è stata rubata.
